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Spese universitarie: come affrontarle da soli

Consigli per rendersi più indipendenti



Approcciarsi all’università non è mai semplice: nuovi ambienti, nuovi professori, una nuova vita che comincia da capo. All’inizio può spaesare, soprattutto perché non si parla più di scuola dell’obbligo e oltre alle responsabilità, crescono anche i costi da dover sostenere.

L’importanza di essere indipendenti in questa fase della nostra vita si fa sentire, e molti di noi vogliono contribuire alla propria istruzione non pesando troppo sui genitori.

Ma di che cifre parliamo quando si tratta di andare all'università?

Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori la media nazionale delle imposte da pagare per frequentare le principali università pubbliche oscilla dai 541,30 euro (per la prima fascia) fino ai 2.193,39 euro per la fascia massima.

Dall’indagine risulta che le università del Nord Italia impongono tasse più alte, con importi medi che superano del +12,89% le rette del Sud.

 

Ma i costi sono uguali per tutti?

In effetti no. Esiste infatti il cosiddetto “meccanismo a fasce” che genera un importo differente da pagare a seconda del reddito ISEE della propria famiglia. L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e serve a misurare il livello economico complessivo del nucleo familiare. Ad esempio, la fascia di ISEE che è inferiore o equivalente ai 6.000 euro, corrisponde al minimo importo da dover versare all’università. Questo può già essere un grande aiuto per studenti e famiglie che vedono sgonfiarsi i costi d’accesso alle principali università pubbliche.

Al di là del meccanismo a fasce esistono però altri accorgimenti per provare a contribuire alle proprie spese d’istruzione. Vediamo insieme alcuni esempi.

 

Agevolazioni per merito

Molte università predispongono degli incentivi allo studio che spesso permettono di alleggerire le tasse da pagare. Se si rispettano alcune caratteristiche durante tutto l’anno accademico – essere in pari con gli esami o addirittura darli in anticipo – si possono richiedere tali agevolazioni, come per esempio uno sconto sulla seconda rata.

Borse di studio

Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di borse di studio, ma capiamo cosa sono e come funzionano effettivamente. La borsa di studio è un aiuto economico che viene dato agli studenti, sia liceali sia universitari.

Le principali borse di studio a cui fare riferimento:

  • Borse di studio regionali: istituite dalle singole Regioni.
  • Borse di studio universitarie: sia per studenti meritevoli, sia per aiuti ai fuorisede.
  • Borse di studio per studenti all’estero: consultate il portale della Farnesina e all’interno troverete l’elenco di tutti i Paesi, con le relative istituzioni estere, che mettono a disposizione questo tipo di percorso formativo.
  • Borse di studio dell’Inps: solitamente per figli di pensionati, di lavoratori della pubblica amministrazione o orfani. Spesso vengono create proprio per aiutare chiunque ad accedere all’istruzione secondaria, facendo fronte a limitazioni economiche che potrebbero mettere a rischio la carriera dell’individuo.
  • Borse di studio per neolaureati: se poi si vuole proseguire nei propri studi, esiste anche la possibilità di usufruire di alcune borse di studio mirate a collaborazioni col fine di una specializzazione ben precisa.
  • Borse di studio da parte delle BCC: numerose Banche di Credito Cooperativo offrono ai loro soci e clienti un contributo per affrontare gli studi universitari.

 

Lavorare part-time 

Sempre più studenti ora dividono la loro vita universitaria tra gli studi e un piccolo lavoro part-time, per racimolare un po’ di soldi. Sono molte le occupazioni che ben si conciliano con gli anni dell’università: molti fanno i camerieri o aiutano in locali, altri rimangono sul terreno delle ripetizioni sia a ragazzi del liceo oppure facendo approfondimenti a compagni dello stesso corso, magari di qualche anno prima.

In conclusione

Insomma, le possibilità non mancano; si può provare a incastrarne anche più di una, riuscendo così a contribuire considerevolmente alla propria istruzione. Ricordiamoci che l’istruzione è un diritto a cui tutti dovrebbero avere possibilità di accedere e l’università è il momento in cui ci si inizia a chiedere davvero quale percorso voler intraprendere.

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